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I profumi più indossati nel mese di Maggio dallo staff di Profumo

Lavorando in profumeria, spesso ci si ritrova ad uscire di casa senza profumo, per avere il naso libero, per provare le novità, o concentrarsi su brand potenziali nuovi ingressi in boutique. In questa attività di scouting spesso capita di innamorarsi o, più semplicemente, di essere attratti da una fragranza in particolare. L’epilogo, in quel caso, è già scritto. A fine turno, prima di lasciare la boutique, ci si avvicina alla bottiglia, oggetto del desiderio, e si va di quattro/vaporizzate per quella che in un periodo dell’anno diventa una sorta di signature scent.
 
 
Franco
Fan Your Flames – Nishane 


Si tratta di una fragranza facente parte della Rumi Collection e per tanto è ispirato a dei versi del teologo musulmano originario dell’Afganistan. “Dai fuoco alla tua vita, e cerca quelli che accendono le tue fiamme” recita il verso che ha mosso la creazione artistica di quello che è, sicuramente, uno dei best seller del brand turco. E’ una straordinaria interpretazione del tabacco, potente e persistente, che apre con una nuvola di Shisha adagiata  su un melange di noce di cocco, intesa proprio come buccia, decisamente legnosa, tanto rum ed una base muschiata.
Ricordo la prima volta che indossai questo profumo: era in inverno, faceva molto freddo. Lo indossai anche sul maglione, poi infilai il cappotto per uscire. Come al solito inserisco il portafogli, in pelle, nella tasca napoleone del cappotto. Tutta la serata il profumo fu distintamente percettibile ma l’inaspettato arrivò più di 24 ore dopo. All’indomani, infatti, nell’estrarre il portafogli dal cappotto, aprendolo per prendere una banconota per pagare il caffe al bar, mi accorgo che questa aveva ancora chiaramente il sentore di Fan Your Flames. Il profumo, spruzzato sul maglione, aveva superato la fodera del cappotto e la pelle del portafogli ed aveva impregnato la banconota, resistendo per tutta la giornata. Insomma, per tutti quelli che ricercano le prestazioni a tutti costi, lui è una validissima alternativa.
 
 
Julio
Gris Charnel Extrait – BDK Parfumes


 


Involontariamente restiamo nella stessa tipologia olfattiva di Fan Your Flames. Un profumo che attira i complimenti delle persone che ti circondano. Si tratta di uno dei bestseller del nostro store in questa stagione invernale. Fico, legno di sandalo estremamente cremoso, vetiver Bourbon ed assoluta di Iris per un profumo avvolgente ed estremamente carnale. Personalmente mi ricorda il confort di una sede, magari una poltrona, in velluto grigio. Morbida, liscia ed accogliente.
 


Antonella
Overture Woman – Amouage
 
Come scrive il brand stesso “e’ l’omaggio olfattivo alla donna moderna ed audace, colta, piena di mistero, il racconto inebriante della storia più importante della sua vita. Una sinfonia di alcuni degli ingredienti più rari e ricercati al mondo, è un susseguirsi di emozioni olfattive che immerge i sensi in una coinvolgente rappresentazione d‘opera che non ha eguali.”.
Mi soffermerei soprattutto su “audace, colta e piena di mistero”. Si tratta di una fragranza presente. Impossibile non attirare l’attenzione quando la si indossa. Non solo per la potenza ma anche per la complessità della sua composizione che colpisce tanto chi la indossa, e ne apprezza la straordinaria evoluzione per intero, quanto chi ne percepisce la scia, che fotografa un solo attimo della stessa. Apre con note di Calvados ed un pungente zafferano che contrasta con la morbidezza della rosa centifolia e del geranio nel cuore. Poi, come ogni Amouage, si sviluppa con l’incenso, la mirra unite ad un purissimo labdano immerso in cocktail di note cuoite, che aiutano al scaldarlo sulla pelle, esaltando in maniera incredibile la parte resinosa, inizialmente quasi impercettibile. E’ un’esperienza che va provata, un profumo che evolve in continuazione e che dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la straordinaria capacità di Amouage di portare innovazione in profumeria basando tutte le sue creazione sulla materia prima più antica del mondo: il Frankincense.
 
 
Giuliano
L’Eau Papier – Diptyque


 
Chi mi conosce con attenzione probabilmente già sapeva su quale profumo avevo posato gli occhi più spesso in questo mese, anzi, in estrema onestà, anche nel mese precedente. Lo confesso, di nuovo, mi sono innamorato di questa fragranza, che non spicca per performance, cosa alla quale attribuisco un’importanza relativa, ma mi ha saputo conquistare per la piacevolezza olfattiva. Insomma si tratta di un profumo raffinato, mai urlato, eppure percettibile: una vera e propria lavorazione alla Francese. Il suo nome potrebbe trarti in inganno, facendoti pensare ad un profumo completamente diverso. Si tratta, infatti, di un’ispirazione estremamente artistica, che vuole tradurre le caratteristiche olfattive di un oggetto, che da nome appunto alla fragranza, in sensazioni e gusti olfattivi. Dunque non vuole ricreare l’odore della carta ma volgere le sue caratteristiche tattili e visive in olfattive. In un’esperienza sensoriale che ti coinvolge a 360 gradi. Il colore bianco della carta viene rappresentato dai muschi. Una materia prima cangiante nel tempo ed a seconda della materia prima di chi lo indossa. Così come ogni carta ha la sua gradazione di colore. La grana ruvida della stessa viene resa con un accordo di vapore di riso, caldo ed umido al tempo stesso, ricreando la sensazione di contrasto che si avverte passando un dito su un foglio, che percepisce tutte i dislivelli della texture della carta. Ma la parte più interessante arriva nel fondo, quando rivela una nota dolce, che arrotonda l’intera a fragranza. A tratti mielata ad altri quasi, addirittura, cioccolattosa. Tecnicamente si tratta della mimosa di grasse, che dona una magnifica evoluzione alla fragranza che va dolcemente colorandosi. Parte bianco per poi andarsi a completare nel tempo con mille sfaccettature di colore. Così come una pagina bianca può colorarsi differentemente in base all’inchiostro utilizzato. Lo trovo una magnifica assonanza con la vita: in ogni esperienza si parte sempre da qualcosa di neutro, sta poi a te andarla a comletare.

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